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Un lampo nel futuro: nasce l’elettronica quantistica 1.000 volte più veloce

Immaginate di accendere il computer e vederlo avviarsi in una frazione di secondo. Immaginate smartphone che rispondono al pensiero, auto autonome che calcolano miliardi di dati in tempo reale, dispositivi che sembrano anticipare le nostre azioni. Non è fantascienza: è il possibile domani dell’elettronica, e il suo cuore batte in un minuscolo cristallo chiamato 1T-TaS₂.

Un team di scienziati della Northeastern University, guidato dal professor Alberto de la Torre in collaborazione con il fisico teorico Gregory Fiete, ha scoperto un modo rivoluzionario per cambiare lo stato elettronico della materia su richiesta. La loro ricerca, pubblicata su Nature Physics, potrebbe rappresentare l’alba di una nuova era tecnologica, in cui la luce e la materia danzano all’unisono, superando i limiti imposti dal silicio.

Un materiale, infinite possibilità

Il protagonista di questa rivoluzione è un materiale quantistico straordinario: 1T-TaS₂, una struttura cristallina capace di trasformarsi da isolante a conduttore e viceversa, semplicemente modulandone la temperatura o esponendolo a un impulso luminoso. Questo processo, chiamato “thermal quenching”, permette di “riscrivere” la natura elettronica del materiale in modo permanente o reversibile, a seconda dell’uso previsto. Ancora più sorprendente: il team è riuscito a indurre in 1T-TaS₂ uno stato metallico nascosto, precedentemente accessibile solo a temperature criogeniche, ora attivabile a temperatura ambiente. Una scoperta che non solo semplifica l’uso del materiale, ma rende la tecnologia compatibile con le applicazioni reali.

La luce come interruttore: un cambio di paradigma

L’aspetto più affascinante? È la luce stessa a fare da interruttore. “Non c’è niente di più veloce della luce – e noi la stiamo usando per modificare i materiali alla massima velocità possibile”, afferma il professor Fiete. Il risultato è un controllo istantaneo delle proprietà elettroniche, con prestazioni che promettono di superare di mille volte quelle attuali. Mentre i nostri computer operano a gigahertz, questa nuova frontiera della materia consente operazioni nell’ordine dei terahertz, aprendo scenari inimmaginabili per la potenza di calcolo, l’intelligenza artificiale, l’elaborazione dati e persino la simulazione quantistica.

Perché questa scoperta cambia tutto

Questa tecnologia rappresenta un vero salto quantico. Ecco perché:

  • Il materiale si comporta come un transistor naturale, capace di isolare e condurre senza l’uso di interfacce complesse.
  • È possibile sostituire intere architetture elettroniche con un singolo cristallo modulato dalla luce, riducendo dimensioni, costi e complessità.
  • L’informazione può essere scritta e mantenuta nel materiale stesso, anche per lunghi periodi, senza bisogno di alimentazione continua.
  • Supera i limiti strutturali del silicio, che ormai mostra segni di esaurimento nelle tecnologie più avanzate.

Non si tratta solo di velocizzare i nostri dispositivi: si tratta di reinventare il modo in cui la materia elabora le informazioni.

Verso un futuro scritto nella materia

Questa ricerca si colloca in un momento cruciale per la scienza dei materiali. Da un lato, il calcolo quantistico esplora nuove dimensioni logiche; dall’altro, come sottolinea Fiete, “abbiamo bisogno di nuovi paradigmi per l’archiviazione e l’elaborazione dell’informazione”. E i materiali quantistici potrebbero essere la chiave nascosta sotto i nostri occhi.

Mentre il silicio scrive le ultime pagine della sua gloriosa storia, il 1T-TaS₂ e materiali simili potrebbero inaugurare una nuova generazione di elettronica programmabile. Più veloce, più intelligente, più vicina alla luce.

Il futuro non è più una questione di decenni. È una questione di materia. E la rivoluzione ha già avuto inizio.

Stefano Camilloni

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